Veicoli a metano, l’Italia è il primo produttore europeo

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veicoli-a-metanoAll’acquisto di un’auto, la scelta del tipo di alimentazione diventa negli anni sempre più importante, per ragioni economiche ma anche ecologiche.
L’obiettivo di rientrare nei limiti di emissioni inquinanti imposti dalla UE (95 g di CO2/km entro il 2020) incentiva i produttori a sfruttare fonti energetiche alternative alla benzina, ed entrano in gioco così auto elettriche, ibride e a gas, GPL e metano.
Proprio quest’ultima soluzione sembra avere sempre più successo, in particolare nel nostro Paese, che conta già più di 700.000 veicoli alimentati a metano. Un vero primato, se si considera che il secondo mercato europeo, la Germania, conta 100.000 esemplari.
In Italia il numero di veicoli a metano è cresciuto del 16% negli ultimi 4 anni. I vantaggi sono notevoli, soprattutto economici: dal costo di rifornimento dimezzato, allo sconto sul bollo, senza contare gli incentivi statali per le auto ecologiche e le offerte delle case automobilistiche, che hanno ormai tutte in listino questo tipo di veicoli.
Si tratta di una scelta ecologica che permette anche l’accesso alle ZTL. Sono ormai azzerati i rischi connessi all’utilizzo del gas, cosicché viene meno anche il divieto di accesso ai parcheggi sotterranei. Cresce la disponibilità di centraline di rifornimento, 1000 in Italia, distribuite, bisogna ammettere, con una notevole differenza tra regione e regione (ad esempio 0 in Sardegna, ma 102 in Lombardia e 138 in Emilia Romagna).
Sembra evidente comunque la tendenza a una diffusione più capillare dei punti di rifornimento. Bolzano e San Donato Milanese vantano i primi self-service a metano della Penisola.

 

Daniela Dall’Alba

4 commenti su “Veicoli a metano, l’Italia è il primo produttore europeo”
  1. Marco ha detto:

    Alcune precisazioni mi sembrano d’obbligo:
    1. La foto riporta un bocchettone per il rifornimento di GPL e non di metano.
    2. Solo il GPL ha delle limitazioni per il parcheggio in garage sotterranei dovuta dalla differenza consistenza rispetto al metano.
    3. Ci sono 1198 distributori, ma funzionanti sono 963. In Germania sono 916 e in Svizzera 134 (da rapportare alla superficie nazionale).
    4. In Germania, Svizzera, Francia, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia i distributori sono tutti self service e i tempi di carica sono molto inferiori rispetto i VECCHI IMPIANTI presenti in Italia.

    Questo per dire che non abbiamo un gran primato nel campo della distribuzione a metano e bisogna fare ancora tanto.

  2. Anna ha detto:

    Marco, basterebbe leggere meglio l’articolo a partire dal titolo per capire che il primato italiano non è relativo alla distribuzione delle centraline di rifornimento ma alla PRODUZIONE di VEICOLI a metano, poi evidentemente venduti e circolanti in tutta Europa.

  3. Anna ha detto:

    Marco, basterebbe leggere meglio l’articolo a partire dal titolo per capire che il primato italiano non è relativo alla distribuzione del rifornimento ma alla PRODUZIONE di veicoli a metano, poi evidentemente venduti e circolanti in tutta Europa.

  4. Giuseppe ha detto:

    Ma di cosa vogliamo parlare. L’italia ha il primato nella produzione di auto a metano, ne circolano 700.000 ed abbiamo circa 960 distributori (per di più mal distribuiti). In Germania circola 100.000 auto a metano ma ci sono 916 distributori e tutti self service. Il paragone con la Germania non esiste proprio. E’ mai possibile che si parla tutti i gironi di ambiente, minori emissioni di CO2. auto elettriche, auto a metano ma non esiste un numero adeguato di distributori soprattutto in autostrada. Non parliamo poi della Salerno Reggio Calabria dove non ne esiste nemmeno uno. Eppure questa autostrada è ancora in costruzione e si potrebbe approfittare per installarne un pò in giro. Ma i distributori devono essere tutti di nuova generazione per non perdere tanto tempo nei rifornimenti e soprattutto dovranno essere tutti self service. Si parla sempre di semplificazione, ma che ci vuole ad imporre (il governo) l’apertura di nuovi distributori di metano ? Perchè la FIAT non fa le dovute pressioni sul ministero competente? Perchè tutti i proprietari di auto a metano non fanno una protesta contro una mentalità conservatrice e retrograda dei nostri politici?
    In Italia sono proprio le cose più semplici che diventano più difficili. Occorrerebbe un Movimento a 10 stelle!!!!!!
    Cerchiamo di coinvolgere il maggior numero di possessori di auto a metano per aprire un dibattito quotidiano
    Un saluto a tutti
    Giuseppe


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