Specchietti digitali per auto hi-tech: come funzionano
Di Daniele GrattieriPiù tecnologia e maggior sicurezza per le auto del futuro. Le ultime innovazioni, in particolare gli specchietti digitali, sono mirate, studiate appositamente per abbassare il numero di sinistri stradali.
Secondo le stime del Consiglio d’Europa per la Sicurezza dei Trasporti, sulle strade del vecchio continente ci sono ogni giorno 70 vittime per incidente stradale (10 in Italia, in aumento rispetto agli ultimi anni). Come ridurre il numero dei decessi? In primis vanno intensificati i controlli su eccesso di velocità, abuso di alcol o di sostanze stupefacenti, ma l’azione delle Autorità può non bastare a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti del 50% entro il 2020. Grande aiuto alla sicurezza stradale è fornito direttamente dagli studi sulla tecnologia applicata alle auto, insomma, le auto hi-tech potrebbero essere la chiave di volta, specie se completamente digitali, dotate di sensori e telecamere anti-urto.
L’uso degli specchietti retrovisori digitali è stato dapprima approvato dall’NHTSA (Ente americano per la sicurezza) e recentemente autorizzato in Giappone, uno dei primi Paesi che ha riconosciuto l’utilità di questa creazione. Dello “specchio” in senso tradizionale, i dispositivi montati sulle auto hi-tech conservano solo il nome, perché si tratta in realtà di schermi in grado di proiettare immagini che catturano cosa avviene negli angoli più nascosti e retrostanti la vettura. Il meccanismo funziona grazie alla presenza di telecamere montate dietro l’auto che garantiscono una visuale davvero completa al conducente.
A quanto pare gli specchietti digitali non sostituiscono solo lo specchio centrale, presente nell’abitacolo, ma anche quelli laterali: l’unico difetto pertanto, è una leggera perdita dell’attrito aerodinamico, a tutto vantaggio però della sicurezza. Quali sono le case automobilistiche impegnate nella produzione di auto hi-tech con specchietti digitali?
In prima linea troviamo Cadillac, che ha introdotto sui modelli CT6 e XT5 uno specchietto ipertecnologico realizzato dalla Gentex. Il dispositivo, chiamato Full Display Mirror, funziona come uno specchietto tradizionale, ma quando il guidatore preme la superficie con un dito, può visualizzare cosa accade dietro la vettura con una visuale molto più ampia, grazie alle immagini proiettate dalla telecamera. Il Full Display Mirror di Cadillac ha una risoluzione di 1280×240 pixel e la telecamera ha un angolo di visuale pari a 4 volte quello degli specchietti tradizionali. La telecamera è montata sulla coda: l’unico difetto degli specchietti digitali quindi, potrebbe essere la scarsa visibilità in caso di pioggia, ma il dispositivo non può che definirsi di nuova generazione, perché è a tutti gli effetti idrofobico. Si tratta di auto davvero hi-tech, che oltre alla tecnologia di cui parliamo sono dotate anche di assistente di parcheggio e di uno schermo nella plancia da 8 pollici. Fra gli altri produttori di specchietti retrovisori digitali ci sono la tedesca Bosch e la giapponese Ichikoh, i cui laboratori sono già in fermento.
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