Scissione Fiat: è una rivoluzione

Stiamo indubbiamente assistendo a un momento di straordinaria importanza per Fiat, come mai nel passato, neppure quando era a un passo dalla bara e venne salvata proprio da Marchionne (amministratore delegato del Lingotto), assieme al numero uno Montezemolo. Qualche giorno fa, è stata approvata la parziale scissione di Fiat S.p.A. in favore di Fiat Industrial S.p.A. Ossia lo scorporo Fiat Auto dal resto del gruppone, cioè la Industrial. È vero che il tutto era già stato annunciato da tempo, ma – specie in Italia – non sempre quanto si programma viene realizzato.

Tre le conseguenze, secondo noi, da collocare in un periodo storico tremendo per l’auto.

Primo. Nuove alleanze per Fiat Auto con partner internazionali di rilievo, in modo da favorire le economie di scala: meno costi e aumento della produzione. Con condivisione delle piattaforme delle vetture. Idem per i veicoli industriali e per altri settori a sé stanti.

Secondo. Se qualche brand non andrà bene in termini di vendite, sarà più facile disfarsene: vedi Alfa Romeo, soprattutto.

Terzo. Gli istituti finanziari saranno meglio disposti a dare denaro a tutta l’azienda di Torino, visto che si ragionerà un po’ per compartimenti stagni: ogni attività per conto proprio.