Salone di Detroit 2010: l’auto vince sulla crisi con novità e vetture ecologiche

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Il salone di Detroit del 2009 era triste, se non lugubre, ma quest’anno le cose sono decisamente diverse.

Innanzi tutto perché i padroni di casa americani sono in grande fermento. Le tre grandi americane hanno smesso di vedere nero: Chrysler è nettamente in rilancio grazie all’alleanza con Fiat, vincente dal punto di vista tecnico e apprezzata dai governanti USA; General Motors per la prima volta sembra timidamente uscire dallo stato di malata terminale; Ford promette 450 milioni di dollari di investimenti e 1000 nuove assunzioni, contando molto sulla nuova Focus. Tra l’altro, quest’ultima se la batte con la Fiat 500 BEV quanto a massimo gradimento da parte del pubblico.

A livello tecnologico, nel NAIAS 2010 è stato messo sotto i riflettori il concetto di downsizing, a cui gli americani volenti o nolenti dovranno abituarsi. Il ridimensionamento delle auto guarda all’ambiente e va a braccetto con i vantaggi dei motori Multiair e altre novità tecnologiche come trasmissioni innovative e cambio a doppia frizione.

L’elettrificazione dell’auto è uno degli obiettivi di tutti i costruttori, ma resta da mettere a punto il rapporto costi-benefici che al momento è inaccettabile. Finché non si riuscirà ad abbattere il costo delle batterie, la trazione elettrica non riuscirà in alcun modo a competere con i motori convenzionali. Ma quasi tutti i costruttori ci stanno lavorando ed è già un grosso passo avanti rispetto al passato.


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