Rincari: un 2010 di fuoco per il settore RC Auto
Di NicolettaPer il settore RC Auto il 2010 è stato un anno che ha acceso la polemica sui rincari. In realtà, l’aumento delle tariffe nel mondo delle assicurazioni auto è un processo iniziato circa dieci anni fa, nel 2000. Secondo alcuni studi delle diverse associazioni dei consumatori, gli aumenti sulle tariffe hanno avuto un incremento del 149%, che in alcuni periodi hanno anche raggiunto punte del 173%.
Tornando all’andamento del mercato di quest’ultimo anno, è emerso che l’impennata dei premi RC Auto c’è stata e ha portato a una crescita dei costi delle polizze (assicurazioni auto e assicurazioni moto pari al 25% rispetto al 2009.
Se si prendono i dati degli aumenti rilevati per le Compagnie assicurative si notano delle differenze a seconda della tipologia: infatti, se le compagnie dirette, vale a dire le assicurazioni on line con cui si sottoscrive la polizza via Internet o via telefono, hanno contenuto il rincaro medio al 17,3%, le compagnie tradizionali hanno fatto registrare rincari maggiori, addirittura del 28,7%.
Adoc, l’associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, ha voluto anche dare uno sguardo alla situazione degli altri Paesi europei confronto i prezzi medi delle polizze in Italia a livello europeo. Secondo lo studio in Italia si pagano mediamente 407 euro per polizza, quasi il doppio rispetto ai 222 euro di Germania e agli ancora più economici 172 euro della Francia.
La difesa delle Assicurazioni: prezzi alti anche per le troppe truffe
Le Assicurazioni rispondono alle accuse sugli aumenti e replicano puntando il dito su i guidatori disonesti responsabili delle truffe e che gravano sui costi delle Compagnie di assicurazioni e sottolineando che anche il dato sulle truffe a danno delle assicurazioni italiane è tra i più alti in Europa.
Gli incidenti inventati sembrerebbero essere davvero frequenti e con un’incidenza particolarmente alta al Sud: passeggeri lesionati che sbucano all’improvviso, richieste gonfiate, colpi di frusta senza eguali in Europa e testimoni di incidenti virtuali sempre pronti a dire “io c’ero e ho visto tutto”.
A questo proposito il presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati, commenta così il discorso delle truffe: “I consumatori devono sapere che l’85% del costo dell’RC Auto sono soldi che prendiamo, ma che poi vengono redistribuiti per rimborsare i sinistri. Su dieci automobilisti italiani, tre sono truffatori e per colpa di tre persone che portano a casa migliaia di euro inesistenti, ce ne sono sette che vedono aumentare i prezzi”.
Salvati conclude così: “Paesi come la Francia dove il prezzo medio delle tariffe è più basso, registrano una frequenza dei sinistri che è la metà di quella della Penisola”.
Sicuramente le associazioni dei consumatori e le Assicurazioni dovranno trovare un punto d’incontro. Giovanni Metti, Presidente nazionale dello SNA (Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione) ha dichiarato di essere dalla parte dei consumatori e di voler ridurre costi insostenibili per le famiglie italiane dando vita a un mercato sostenibile, caratterizzato da tariffe eque e accettabili per le famiglie e le imprese.
Cosa succederà lo scopriremo solo nel 2011… ma la speranza è di vedere un mercato con tariffe più eque.
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