Ricarica condizionatore auto fai-da-te
Di Alessandro A.L’estate è in arrivo e con essa anche il caldo che toglie il respiro, specie in auto, quando i vacanzieri si mettono in viaggio per raggiungere le mete più ambite d’Italia e d’Europa. La soluzione ideale per sopportare le alte temperature è utilizzare un sistema di raffreddamento efficiente, ma per non spendere troppo in officina…meglio imparare la ricarica condizionatore fai-da-te.
Si ricorda in ogni caso che l’eccessivo uso della climatizzazione incide sui consumi dell’auto, è consigliabile dunque l’utilizzo moderato. Sulle auto non nuove l’operazione deve essere fatta ogni 2 o 3 anni, a seconda dell’utilizzo più o meno frequente dell’aria condizionata.
La ricarica condizionatore fai-da-te rientra fra quegli interventi che gli automobilisti possono fare autonomamente, senza ricorrere alle carrozzerie o all’elettrauto. Tuttavia, come ogni operazione di manutenzione, è necessario procedere con cautela e senza fretta. In commercio si trovano appositi kit completi di libretto di istruzioni ad un costo medio di 30/60 Euro, l’importante, è verificare la qualità del prodotto (specie chi acquista online farebbe bene a leggere le recensioni di altri acquirenti) e munirsi di protezioni per occhi e mani prima di procedere.
Acquistato il vostro kit di ricarica condizionatore fai-da-te, ecco cosa fare passo dopo passo:
- in caso di dubbi sull’efficienza dell’impianto, magari perché si avvertono fuoriuscite di gas anomale, la prima cosa da fare –ancor prima di usare il kit- è portare l’auto in officina per farla visionare da un esperto. Se sono state riscontrate falle invece bisogna fare lo scarico dell’impianto. E’ essenziale che ogni azione venga effettuata con adeguate protezioni per mani ed occhi;
- se non sono stati riscontrati problemi si può iniziare ad usare il kit di ricarica condizionatore fai-da-te. Innanzitutto dovete prendere la bomboletta e agganciarla all’attacco dell’impianto seguendo le istruzioni indicate sul libretto informativo, controllando che la pressione sia al livello consentito. A questo punto basta aprire la valvola e iniziare a ricaricare il sistema;
- accendere l’auto e attivare l’aria condizionata al massimo per controllare che la pressione resti costante senza che si avverta odore di gas all’interno del veicolo.
Cosa fare in caso di guasto?
E’ possibile che nonostante l’utilizzo del kit di ricarica condizionatore fai-da-te il sistema non funzioni correttamente. Accorgersene è semplice: l’impianto non produce aria fredda, non rispetta la temperatura indicata o provoca fuoriuscite di gas. Il motivo in tal caso può attribuirsi alla rottura del compressore oppure all’intasamento del filtro anti-polline ed è necessario recarsi in officina per sostituirlo.
I filtri dell’aria vengono sostituti di solito quando si fa il tagliando, momento in cui è il carrozziere a verificare lo stato dell’impianto di climatizzazione e a provvedere, eventualmente alla manutenzione. Se il compressore è rotto invece, la ricarica condizionatore fai-da-te non serve, perché c’è bisogno di una vera e propria riparazione. Si consiglia di recarsi presso l’officina di fiducia per la sostituzione (il costo si aggira attorno alle 600 euro per un nuovo compressore e 300 euro per un compressore rinnovato, più, il prezzo della manodopera).
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