Renault Zoe, zero emissioni: ma il mercato non decolla

Chissà cosa accadrebbe se in giro per le strade ci fosse una rete di colonnine di ricarica più imponente, con una distribuzione capillare in grado di coprire tutta le strade d’Italia. Probabilmente la mobilità sostenibile godrebbe di una nuova linfa che senza dubbio ne aiuterebbe la diffusione su larga scala. Le vendite a ritmo lento delle vetture elettriche in realtà nascondono quelli che sono i vincoli e i problemi ancora da superare affinché si possano vedere in strada vetture a zero emissioni, riducendo l’inquinamento e abbattendo i costi dei consumi da carburante. Anche Renault si sta impegnando parecchio negli ultimi anni su questo versante, e se da un parte fa i conti con i numeri dei vecchi modelli delle Renault Clio usate dall’altra prende consapevolezza che l’auto elettrica fatica a imporsi.

A tal proposito uno degli ultimi modelli ad alimentazione esclusivamente elettrica della casa francese, ovvero la Renault Zoe ad un anno dal lancio sul mercato ha fatto registrare vendite sul mercato europeo inferiori a quelle che si ci aspettava. I vertici del costruttore transalpino hanno infatti comunicato di aver venduto poco più di 6.000 esemplari della Zoe in tutto il Vecchio Continente, un volume di immatricolazioni che è al di sotto rispetto alla previsioni di Renault. Anche gli uomini della Casa del Leone, nel prendere atto di un “potenziale inespresso” della Zoe, puntano il dito sulla mancanza di infrastrutture di ricarica, elemento decisivo nel tarpare le ali all’esplosione della domanda di vetture elettriche. La speranza è che nel futuro prossimo le istituzioni governative non si facciano sorde su questa problematica.