Red Bull Show Run a Napoli, che spettacolo!
Di Davide ReinatoLo sfondo è da film, cielo coperto ma temperatura ideale, questa insolita brumosa primavera insieme allo splendido golfo di Napoli compongono una sublime cornice per i bolidi di F1 e Nascar e per lo spettacolare stunt-rider Chris Pfeiffer.
Il teatro è pronto e anche i napoletani che in 20.000 hanno raccolto l’invito della Red Bull a vedere da vicino cos’è la Formula 1.
Il calore, l’entusiasmo di un pubblico troppo spesso accusato ingiustamente di amare solo il calcio è stata una vera sorpresa per gli assi del volante Webber e Buemi, che hanno fatto più di un fuoriprogramma per regalare alla gente qualche emozione in più.
Ad aprire le danze e a scaldare gli animi ci pensa Chris Pfeiffer con la sua Bmw, il freestyle tedesco sponsorizzato Red Bull ha compiuto acrobazie in moto degne del Cirque du soleil, capriole, impennate, burnout con una sola mano; più di una persona intervistata ha dichiarato che non pensava che con una moto si potessero fare certe cose. E’ lo stesso campione che spiegherà quanto allenamento ci vuole e quanta tecnica dovuta ad anni e anni di lavoro. Da ammirare e applaudire ma mai da imitare, ecco.
Pochi minuti dopo è il giovane pilota di F1 Sebastien Buemi a scendere sul lungomare trasformato in circuito con una Toyota della serie Americana Nascar, stock car di 900 cavalli e capace di arrivare a 350 km/h, il rumore è assordante e la velocità pazzesca, antipasto di lusso per gli appassionati desiderosi di vedere la Red Bull di F1.
Ore 16, è lo stesso speaker ufficiale ad avvisare il pubblico dell’accensione del motore della Red Bull; non c’è n’era bisogno visto il rumore bello ed inconfondibile. Tocca al forte pilota australiano Mark Webber,vincitore di due gran premi in F1 e quest’anno secondo al traguardo in Malesia. Nemmeno il tempo di vederlo uscire dai box ed eccolo sfrecciare davanti e dietro a 200 km/h, un vero spettacolo che lascia di stucco gli spettatori increduli davanti alla potenza del bolide blu, una macchina, lo ricordiamo, oltre che bella anche vincente.
Apprezzabile lo sforzo della scuderia austriaca che nonostante i disguidi dovuti alla nube di ceneri che ha sorvolato i cieli europei è riuscita a portare in Italia una versione molto curata della vettura. Livrea 2010 con tanto di pinna sul cofano e forme consone ai nuovi regolamenti; da questi piccoli particolari si evince la voglia della Red Bull di non deludere sotto nessun aspetto i propri fan.
Dopo altre esibizioni dello stunt rider Pfeiffer, sono ancora Buemi e Webber ad emozionare Napoli. Il primo con la Red Bull percorrendo i 400 metri in 9 secondi e toccando 260 km/h. Un fulmine che tocca nelle corde il cuore degli spettatori.
Webber si è rivelato poi il vero mattatore di giornata, il simpaticissimo e disponibilissimo pilota australiano, rimasto colpito dal calore del pubblico, cosa da lui ripetuta più di una volta ai microfoni, ha regalato a tutti più di un fuori-programma. Accelerazioni, staccate a pochi metri dalle transenne e spettacolari testacoda, più un bellissimo e lungo burnout finale per firmare in calce la sua osmosi con il pubblico.
Finito lo show, mentre scende la prima pioggia, la prima cosa che è venuta in mente è stata “grazie Red Bull”. La scuderia austriaca si è mostrata ancora una volta quella più vicina alla gente e la più lungimirante del Circus. Napoli ha risposto con un entusiasmo inaspettato dimostrandosi una città matura e magari pronta a ospitare una gara di F1, il rettilineo del lungomare sarebbe sinonimo di spettacolo.
I piloti anche si sono divertiti e proprio Mark Webber, english style, australiano, avversario della tantoamata Ferrari, ha instaurato un rapporto con il pubblico partenopeo tale che siamo sicuri che già dal GP di Spagna avrà un bel po’ di tifosi in più e meritatamente, così come la Red Bull, bella, vincente e… vicina ai tifosi, chapeau!
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