Prova Hyundai Santa Fe 2015: inarrestabile fuoristrada
Di Lorenzo MottaLa Suv 4×4 coreana è una belva che non teme rivali, quando finisce l’asfalto. Si muove dappertutto, viaggia con sicurezza e avvolge i suoi passeggeri nel comfort più totale offerto dalla raffinata selleria in pelle.
MOTORE E AZIONE
È inarrestabile e sostanzialmente priva di difetti, se non quello di avere un motore che consuma un po’. Infatti con un pieno di carburante non si va oltre i 600 km. Dunque meno rispetto ai consumi dichiarati dalla Casa costruttrice e pari a 6.8 l/100 km di carburante nel ciclo combinato, a fronte di una capacità del serbatoio di 64 litri. Molto più veritiero il dato di 8,9 l/100 km nel ciclo urbano. Lontanissimi dal reale, invece, i 5.5 litri/100 km dichiarati per l’extraurbano. Ma non è questo il problema e nemmeno il limite della vettura, che, nella realtà dei fatti di limiti non ne ha. La Hyundai Santa Fe, dà così tanta soddisfazione da far passare in secondo piano le considerazioni sulla richiesta di diesel da parte del 2,2 litri turbo. Infatti, è equipaggiata con un quattro cilindri in linea common rail a iniezione diretta da 16 valvole, caratterizzato da tecnologia motoristica di tutto rispetto, grazie alle 16 valvole con turbocompressore a geometria variabile. Caratteristiche tecniche che si traducono nell’erogazione di 197 Cv (145 kW) a 3.800 giri, con un picco di coppia disponibile di 436 Nm fra 1.800 e 2.500 giri, quindi sin dai bassi regimi, come si vorrebbe su una fuoristrada degna di nota e pienamente utilizzabile dove finisce l’asfalto o il grip è inesistente: fango liquido, neve e ghiaccio. Merito della trazione integrale praticamente perfetta, che è di tipo Torque On Demand. Il sistema 4WD rileva le condizioni della strada e implementa automaticamente la trazione integrale, distribuendo la coppia tra l’asse anteriore e posteriore, per migliorare la spinta delle quattro ruote motrici, che può comunque essere ripartita al 50:50 tra avantreno e retrotreno, schiacciando un apposito tasto, pensato per quando si debba avere a disposizione tanta coppia da subito, per esempio partendo da fermi in salita o su neve e ghiaccio, appunto.
SUPERPOTERI
Ha una linea moderna, come del resto ci si aspetterebbe da un marchio, Hyundai, che è una parola in coreano il cui significato tradotto in italiano è “innovazione”. L’estetica è piacevole, filante, non troppo squadrata o spigolosa, come potrebbe accadere a una fuoristrada vera come è questa. L’abbiamo, infatti, stressata fino all’inverosimile, chiedendole di arrampicarsi fino a un alpeggio a Bognanco, in Valdossola, per accompagnare degli scialpinisti e lei non ha mai mostrato cedimenti, né insicurezze, tanto da apparire veramente convincete per chi è al volante. Insomma, in pieno inverno e in condizioni difficili ha superato la prova a pieni voti, senza mai mettere in difficoltà il guidatore. Per godere ulteriormente della natura, al ritorno dall’Ossola abbiamo allungato il tragitto, fino ad arrivare a Verbania, per godere il tramonto sul Lago Maggiore. Poi non contenti, l’abbiamo anche “portata a caccia” e lei ha camminato tranquillamente in mezzo ai campi molto infangati, come se fosse un trattore. Insomma, per chi ha bisogno, come dicevamo, di una fuoristrada vera, per motivi di svago o necessità di lavoro la Hyundai SantaFe può essere la scelta ideale.
Gli interni sono molto eleganti. La versione provata era equipaggiata con la selleria in pelle, nella colorazione beije, traforata per garantire l’efficacia del riscaldamento elettrico dei sedili. Bella da vedere, piacevole da toccare, perché morbidissima. Il navigatore collocato nella plancia è abbastanza intuitivo e consente di scegliere fra tre diverse opzioni, per raggiungere il luogo desiderato: il più corto in termini di distanza (che non è sempre il più scorrevole), il più breve in fatto di tempo e il meno dispendioso per consumi di carburante, la cui richiesta è comunque indicata anche nelle altre due modalità di navigazione. L’impianto stereo è sufficiente, ma parecchio migliorabile: un fattore che si riscontra un po’ su tutte le Hyundai è un suono lievemente metallico, quando si alza il volume, ma mai fastidioso.
RESPONSO DINAMICO
In marcia, si apprezzano tutto il tiro del motore che è progressivo e la spinta della trazione integrale, che nelle accelerazioni più sostenute, come quelle per le immissioni in corsia in autostrada, si sente lavorare con efficacia: alla pressione dell’acceleratore si avverte la sensazione di essere proiettati in avanti e quando serve un’accelerazione bruciante si ottiene senza problemi, tanto che la coppia disponibile fa pensare a una sportiva, più che a una fuoristrada. Merito anche della taratura del cambio automatico sequenziale, che consente di sfruttare bene tutto l’arco dei regimi di rotazione, prima di passare da una marcia all’altra, grazie a una buona spaziatura fra i rapporti. Il comportamento è identico, sia nella modalità completamente automatica, sia nell’utilizzo sequenziale. Da dieci e lode. Raggiunge una velocità massima di 190 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 10,1 secondi, esattamente come dichiara la Hyundai nei dati tecnici del veicolo.
SICUREZZA OLTRE OGNI LIMITE
È voluminosa e pesa, non c’è dubbio. È lunga 4,69 metri e larga 1,88 metri, con un’altezza di 1,685 metri, misure che sulla bilancia, a pieno carico, si traducono in oltre 2,5 tonnellate. Però quando si scende da una strada innevata montana, perlopiù ghiacciata, non ci si corrono pericoli: basta schiacciare il tasto che si trova sulla consolle laterale a sinistra del volante che attiva la frenatura automatica, tramite un sistema inerziale. Si può frenare, ma si può farne anche a meno, perché quando il dispositivo rileva che si sta superando una certa velocità in discesa, comincia a frenare da solo. E poi, anche se si sta schiacciando il pedale del freno in curva, interviene da solo ed evita di frenare per prevenire fenomeni di bloccaggio e di testacoda: lascia scorrere l’auto e frena subito dopo la curva. Praticamente sulla neve offre la sicurezza di un maestro di sci, che non ti lascia mai abbandonato a te stesso, e l’agilità di una motoslitta, visto come si arrampica, nonostante il suo peso sia notevole. In caso di incidente si è protetti da una struttura estremamente rinforzata del telaio, 7 airbag di serie (guidatore, passeggero, due laterali, due a tendina, ginocchia lato guidatore) e un’ampia gamma di sistemi attivi, che le sono valsi le 5 stelle Euro NCAP. Insomma la Hyundai Santa Fe è il massimo per quel che riguarda comfort, sicurezza e affidabilità.
PREZZO E DISPONIBILITÀ
La versione provata (allestimento Style con il motore da 2,2 litri) è già disponibile nei concessionari e costa 43.850 euro chiavi in mano.
Testo e foto di Lorenzo Motta
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