Pompe di benzina contro Governo: sciopero in vista?
Di Davide ReinatoArrivano le feste e i gestori delle pompe di benzina minacciano un altro sciopero, dove nel mezzo finirebbero ancora i poveri automobilisti. Motivo della contesa è un bonus fiscale promesso e mai concesso.
Il problema viene spiegato dai sindacati che, in una nota, spiegano come dal 1995 al 2009, l’Erario ha incassato accise e Iva sui carburanti per 448 miliardi di euro. Il 75% delle tasse è stato incassato direttamente i distributori di carburanti, ossia dove il gestore ha comprato la merce, anticipando di fatto sull’acquisto tutte le imposte che avrebbe incassato successivamente. Questo mette il gestore a rischio economico e alla fine, alla pompa di benzina sarebbero rimasti due centesimi netti al litro, su cui poi pagare ancora le tasse sulla previdenza sociale.
Nasceva da qui l’esigenza di un bonus fiscale per i gestori, che l’attuale Governo aveva promesso e che risultava anche tra gli impegni presi tramite l’intese sottoscritte con i sindacati lo scorso settembre. Tuttavia, nulla si muove, anzi.
Così i gestori delle pompe di benzina stanno già minacciando lo sciopero. Se il Decreto Milleproroghe dovesse essere confermato, la proclamazione dello sciopero sarebbe immediata.
Commenta o partecipa alla discussione