Perché passare all’auto elettrica
Di Daniele GrattieriNegli ultimi anni stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione per quel che riguarda il mondo delle auto. Le nuove tecnologie, infatti, hanno portato numerose novità sotto parecchi punti di vista. Dalla nascita di nuovi business come i compro auto, fino ad arrivare ad una nuova visione di auto, quella per l’appunto che è in grado di rispettare l’ambiente. L’esempio più lampante è quello delle auto elettriche che stanno diventando sempre più affidabili e comode per l’utilizzo quotidiane.
Il primo motivo per passare all’auto elettrica riguarda il risparmio economico. Rispetto ai comuni carburanti derivati dai combustibili fossili, l’energia utilizzata per un pieno di un’auto elettrica costa praticamente nulla: con 3-4 euro si percorrono fino a 200 km. Dipende poi chiaramente dal modello della vettura e dal tipo di strada che si percorre. In alcune zone d’Italia e d’Europa le auto elettriche hanno dei vantaggi innegabili, ad esempio hanno totale accesso alle zone a traffico limitato e possono parcheggiare gratuitamente. Non è così dappertutto ma il trend va in questa direzione, per stimolare sempre più persone ad entrare in città con un mezzo che non emette gas di scarico.
Con l’auto elettrica si possono, inoltre, ottenere cospicui sconti sul bollo auto e sull’assicurazione, per un risparmio annuo che può raggiungere il 15-20% rispetto a quanto si spende per una vettura tradizionale. Le automobili elettriche non emettono gas inquinanti, perché non emettono CO2 o particolato. Quindi viaggiando con una vettura elettrica si contribuisce a migliorare l’ambiente circostante.
Le auto elettriche, poi, sfruttano una meccanica molto più semplice rispetto alle auto con motore diesel o benzina. Per questo motivo la manutenzione per un motore elettrico è minore rispetto a quella per le auto tradizionali, e questo comporta un ulteriore risparmio.
A questo va aggiunto il fatto che le auto elettriche sono più facili da guidare, hanno un motore molto silenzioso e non sottostanno ai regolamenti sullo stop al traffico. Certo, oggi sono disponibili solo alcuni modelli di auto totalmente elettriche, che tendono ad essere abbastanza costosi; ci si augura però che nei prossimi anni questo diventi l’unico modo per alimentare i motori delle vetture che entrano in città. Con una politica di incentivi mirati e soprattutto un quadro normativo favorevole, almeno allineato ai piani dell’Unione europea, l’Italia si garantirebbe – secondo le stime Cives – consistenti vantaggi economici.
A partire da un risparmio certo di 1,8 miliardi di euro nei 10 anni di vita dei veicoli verdi «per il 69% come minor esborso per l’importazione di petrolio e gas, per il 14% come minori spese sanitarie per l’inquinamento dell’aria imputabile alla mobilità, e per il 17% come valore monetario delle emissioni di CO2 evitate, che sono oggetto di un trading internazionale. Per non parlare dei vantaggi che deriverebbero da una strategia d’anticipo sul nuovo mondo “verde” frutto della convergenza tra auto verde, gestione delle energie rinnovabili e telecomunicazioni: l’auto come accumulatore personale in grado di prelevare ma anche di conferire energia alla rete o semplicemente alla nostra seconda casa.
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