Norme sull’utilizzo di pneumatici invernali: qualche chiarimento

Siamo in pieno inverno, e il problema delle strade ghiacciate o innevate è di grande attualità: agli automobilisti si pone la questione di dotare la propria vettura di appositi pneumatici invernali.

Già a partire dallo scorso anno sono stati emanati diversi Provvedimenti atti a disciplinare la circolazione durante la stagione fredda, che principalmente prescrivono ai conducenti di veicoli di essere “muniti di mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio”. Più specificatamente, autovetture e autocaravan devono montare quattro pneumatici invernali (montarne due è assolutamente sconsigliato), mentre autocarri e mezzi pesanti sono solitamente già equipaggiati di pneumatici di tipo M+S sull’asse motore (trattivo). I pneumatici devono osservare una “omogeneità per asse”, cioè devono essere del tutto identici, in tipo (estivo/invernale), marca, misura, modello, indice di carico, codice di velocità. Eventuali dispositivi supplementari di aderenza (tra cui le cosiddette “catena da neve”) devono essere omologati secondo la norma tecnica vigente in Italia (norma CUNA NC 178-01 che è in corso di aggiornamento con la norma UNI 11313), che interessa gli autoveicoli di classe M1 (fino a otto posti a sedere escluso il conducente) e N1 (trasporto merci fino a 3.5 t.). La normativa fa riferimento a un generico “periodo invernale”: questo per tener conto delle diverse condizioni climatiche che possono presentarsi sul territorio. Perciò, per avere maggiore chiarezza, sono state emanate le Ordinanze locali, che regolamentano l’utilizzo di pneumatici invernali o catene su determinati tratti stradali e in precisi periodi dell’anno. Tali periodi solitamente intercorrono tra ottobre e aprile, ed è comunque sempre consigliabile equipaggiare il proprio veicolo con pneumatici idonei al periodo stagionale per ottimizzare prestazioni e durata.