No incentivi? Sì grande crisi del mercato auto

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È una regola matematica, che viene confermata dagli ultimi dati di vendite: senza incentivi statali all’acquisto di macchine nuove, in cambio della rottamazione di quelle vecchie e inquinanti, il mercato dell’auto in Europa ha una flessione. Nel complesso dei Paesi del Vecchio Continente in luglio si è registrata una flessione del 18% circa, con un milione di immatricolazioni, in agosto un calo del 12% (730.000 unità). Negativo anche il bilancio dei primi otto mesi, a 9.300.306 immatricolazioni, in diminuzione del 3%.

E in Italia? Il mercato di luglio ha registrato una flessione del 25,7%, cui ha fatto seguito il calo del 19,3% che ha concluso il successivo mese di agosto: primi otto mesi a -2,5% e 1.386.863 immatricolazioni.

Addirittura, secondo le stime Unrae (Case estere) a fine anno la perdita sarà nel nostro Paese di circa 650.000 contratti rispetto al 2009; con un minor gettito Iva per le casse dello Stato attorno ai due miliardi di euro.

A questo punto la speranza è che, di comune accordo e perseguendo strategie parallele, i Governi europei decidano di reintrodurre i bonus statali. Anche per tutelare i livelli occupazionali.


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