Museo Alfa Romeo ad Arese: la storia non si vende!

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Quella che vedete in foto è un’Alfa Romeo. Un bell’esemplare, non è vero? Peccato che non abbia mai conosciuto la produzione, perché si sarebbe potuta trasformare in un sogno per molti appassionati di automobili.

La vettura in questione è l’Alfa 33 2000cc carrozzata Pininfarina e fa parte del Museo Alfa Romeo di Arese. Ci piacerebbe invitarvi a darle un’occhiata da vicino, ma da qualche tempo il museo è stato chiuso.

Ufficialmente, il Museo dell’Alfa è stato chiuso per lavori di ristrutturazione. Poco male, dato che è stato aperto nel 1976, dunque un ammodernamento era più che necessario. Ma la realtà potrebbe essere un’altra: il Gruppo Fiat pare volesse vendere parte della collezione del museo per fare cash.

Fanno parte della collezione l’Alfa 159 di Juan Manuel Fangio che vinse ben due titoli mondiali di Formula 1. Solo quelle valgono circa venti milioni di euro. Ma ci sono anche vetture sport stradali, prototipi, motori aerei e una marea di trofei, oltre a modellini in scala e documenti d’archivio storici.

Il Museo dell’Alfa è nato grazie a Giuseppe Luraghi, che raccolse qualche vetture storica del marchio e nel ’76 apre le porte al pubblico. Oggi ci sono circa 200 vetture in totale, per cifre davvero da capogiro che qualche collezionista sarebbe disposto a pagare.

Per fortuna, la sovrintendenza per i Beni Culturali ha posto, nello scorso febbraio, il vincolo di tutela per il Museo Alfa romeo, scongiurando il timore degli alfisti che quella struttura venisse smantellata.

Adesso il Museo rimane chiuso al pubblico, nessuno ci sta realmente lavorando per una ristrutturazione, ma almeno abbiamo la certezza che – prima o poi – potremo ammirare nuovamente le auto più belle della storia dell’automobilismo italiano.


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