Multe ed Equitalia: la nuova sanatoria

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multaCosa prevede la nuova sanatoria di Equitalia sulle multe? E’ vero che l’ente di riscossione più temuto dagli italiani andrà in pensione? Più che di eliminazione dal panorama Italiano di Equitalia, si può parlare di una sua rottamazione, in attesa della creazione di un nuovo organismo sotto diverso nome, che avrà in futuro la stessa funzione: quella di riscuotere infrazione non pagate e altri crediti insoluti.

Dopo la firma del decreto legge fiscale da parte del Presidente Sergio Mattarella è stato stabilito che Equitalia sarà sciolta definitivamente a partire da luglio 2017, e che al suo posto subentrerà una new entry, un ente pubblico economico denominato Agenzia delle Entrate-Riscossione, organo interno al Fisco a cui capo sarà lo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Poche illusioni dunque. Chi non pagherà le multe all’ente sostitutivo di Equitalia continuerà a rischiare pignoramenti e procedure esecutive. In attesa della creazione del nuovo organismo però gli italiani possono tirare un sospiro di sollievo, o almeno, possono farlo le persone con violazioni commesse fino al 30 settembre 2016, dichiarate sanabili dallo stesso decreto.

Come sfuggire alle multe e ad Equitalia sfruttando la nuova sanatoria? Chi pensa che la gentile concessione annulli completamente i debiti pendenti sbaglia, perché le cartelle relative a infrazioni del Codice della Strada potranno usufruire della sanatoria solo in relazione agli interessi e alle sanzioni per ritardato pagamento, che scattano per il 10% ogni 6 mesi per i versamenti in ritardo.

Insomma, chi ha ricevuto la temuta cartella per multa stradale dovrà comunque pagare l’importo originario della sanzione, ma sarà esonerato, grazie alla sanatoria, dal pagamento di quella somma maggiorata e cresciuta col tempo costituita dalla mora.

Purtroppo però (perché c’è un però), manca ancora il benestare di Comuni, Province e Regioni. Tutto infatti dipende dal via libera degli enti locali: se l’ente di riferimento sceglie di non aderire alla sanatoria Equitalia sulle multe, l’interessato dovrà versare ancora l’intero importo comprensivo delle maggiorazioni. Per scoprire se l’ente ha deciso di aderire o di non aderire, basta collegarsi al portale dell’ente creditore, dove questo pubblicherà entro 30 giorni dall’entrata in vigore della sanatoria la delibera di adesione o rifiuto di adesione.

Come aderire alla sanatoria multe di Equitalia
Entro 3 mesi dall’entrata in vigore della sanatoria multe di Equitalia, l’interessato dovrà inviare apposita istanza ad Equitalia indicando le modalità con le quali si intende saldare la somma dovuta (il che si ricorda, è possibile solo se l’ente creditore ha aderito alla sanatoria con apposita delibera), cioè con il saldo totale della multa o saldo totale rateizzato. Successivamente, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della procedura, Equitalia provvederà a comunicare ai debitori il debito complessivo sanato (l’ultima rata dovrà comunque essere saldata entro il 15 dicembre 2017).

Anche chi ha già in corso una rateizzazione può aderire alla sanatoria Equitalia sulle multe, a patto che l’interessato sia in regola con i pagamenti in scadenza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016. E’ importante sapere che, accettata la rateizzazione, chi salta una rata sarà dichiarato decaduto dalla sanatoria.

Gli strumenti di pagamento ammessi saranno quelli tradizionali: bollettino precompilato, addebito diretto su conto corrente bancario o direttamente alla sportello.

Fermo auto, ipoteca e pignoramenti
Molte persone si chiedono se nella sanatoria Equitalia sulle multe c’è spazio anche per sfuggire ai fermi auto, alle ipoteche e ai pignoramenti. Ebbene, ecco la buona notizia. L’ente in rottamazione non potrà continuare a tormentare gli italiani sulle procedure di pignoramento già avviate, sempre però che non vi sia già stata l’assegnazione del bene pignorato. Purtroppo nessuno stop è arrivato riguardo a ipoteche e fermi auto.

1 commento su “Multe ed Equitalia: la nuova sanatoria”
  1. antonino ha detto:

    non posso credere che “questi ” scompaiono. Siamo in italia, si fanno leggi solo per sanzionare anche quando si propongono virtù, quali mettere una casa a risparmio energetico …insomma cercavano una pretesto ininfluente, una certificazione dimenticata, un ritardo lieve, una dimenticanza banale…per sanzionare e mai invitare una personare a regolarizzare la pratica. I metodi sono peggiori, ad esempio se La pratica è palermo il responsabile indicato si trova a reggio calabria. Tutto apposta per non potere dialogare.
    Spero in meglio e mi auguro un futuro in una italia umana.


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