Motomondiale: 14 agosto GP d’Austria, si entra nel vivo
Di Alessandro A.di Enrico Cannoletta
A 9 Gran Premi dalla conclusione di questo MotoGP la situazione di classifica non è ancora così delineata come certi media vorrebbero fare intendere. Gli ultimi Gran Premi hanno dimostrato che le variabili sono infinite e tutti ben sappiamo che non sarà solo il tempo atmosferico a determinare le prossime vicende.
I protagonisti della stagione, Marquez, Lorenzo e Rossi devono tener conto anche degli outsider, non tanto per ciò che riguarda la classifica, ma perché l’inserimento di uno o più piloti nell’ordine d’arrivo tra i contendenti principali, possono ampliare il divario di punti di giornata.
Mai come quest’anno le sorprese possono essere in agguato, anche perché abbiamo visto che, al di là del risultato, che ha sempre comunque premiato i primi tre, gli esiti delle gare non sono mai stati del tutto scontati.
La scelta delle gomme poi, anche alla luce dei nuovi regolamenti, diventano un’ulteriore motivo tecnico, come i pit-stop, che dopo aver caratterizzato la Formula 1 divengono ora motivo pregnante anche delle due ruote.
Per noi italiani il 2016 ha riacceso le speranze di vedere un Valentino Rossi davanti a tutti, dopo aver sospettato che fosse giunta anche per lui l’ora del declino, ma si affacciano alla ribalta anche altri piloti che confermano o affermano la loro voglia di primato.
Ci riferiamo a Dovizioso, la cui conferma in Ducati ha ridato nuovo entusiasmo, e Iannone che comunque è ancora 4 punti in classifica avanti rispetto al compagno di Team, e che lascerà la “rossa” a fine stagione. Abbiamo inoltre due autentici outsider capaci di ogni risultato: Petrucci e Pirro, a cui solo la sfortuna fino ha impedito un risultato migliore dell’attuale 18° e 19° posto in classifica generale piloti.
Situazione un po’ diversa in Moto2 dove non che ci manchino i campioni, ma dove i piloti italiani stentano a trovare il giusto appeal con il mezzo, accumulando risultati altalenanti, che non impediscono comunque a Morbidelli di occupare l’8° posto con la sua Kalex, tallonato a 7 punti da Simone Corsi in 10.a posizione, prima delle Speed-Up e unico mezzo diverso da Kalex tra i primi 13. Baldassarri (11°), Pasini e Marini sono gli altri tre “azzurri” che hanno conquistato punti in classifica.
Anche qui, neppure a farlo apposta, sono 3 i piloti che si disputano la corona di campione del mondo, ovvero il capolista, il transalpino Zarco, seguito dall’iberico Rins e dal britannico Lowes.
Italiani protagonisti, invece nella categoria di esordio del mondiale, la dinamicissima Moto3 che sta catalizzando un numero sempre crescente di appassionati per la sua frizzantezza e per l’imprevedibilità delle sue gare.
Qui abbiamo ben 7 italiani tra i primi 11 della classifica mondiale, ma il leader è il puntuale sudafricano Brad Binder, che con la sua KTM guida il mondiale. Alle sue spalle lo spagnolo Jorge Navarro su Honda, e poi inizia l’elenco dei piloti del “bel paese” e precisamente Fenati, Bagnaia, Bulega, Bastianini, Antonelli e Di Giannantonio rispettivamente dalla terza all’undicesima posizione.
Insomma, non mancano certo gli ingredienti per seguire vivere i 9 GP che mancano con entusiasmo e curiosità, ma anche con un pensierino al titolo per uno dei nostri piloti, visto che in definitiva i punti da assegnare e che mancano al computo totale sono ben 225.
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