MotoGP, ripercorriamo i titoli mondiali vinti da Valentino Rossi
Di Daniele GrattieriValentino Rossi non è solo un grande pilota, ma in generale è ancora oggi uno degli sportivi italiani più apprezzati e famosi in tutto il globo. Con 9 nove titoli mondiali conquistati, “The Doctor” è l’unico ad aver trionfato in quattro classi differenti.
Figlio d’arte (suo padre Graziano Rossi era un pilota motociclistico attivo soprattutto negli anni ’80), Rossi ha sviluppato molto precocemente la sua passione per le moto.
Già dagli inizi della sua carriera il campione di Urbino era considerato un’icona mediatica, tanto che oggi VR46 è un brand rinomato. L’ultimo mondiale vinto, però, risale al 2009. Da allora il sogno del 10° titolo è stato sempre lì ad ossessionarlo fino a fine carriera.
Era il 1997 quando con l’Aprilia 125 iniziò la leggenda. Nel 1999, con l’Aprilia 250, un altro successo. Nel 2001, con l’Honda 500 Valentino Rossi visse l’ultima stagione della categoria che fece sognare gli appassionati.
La 500 era il massimo, il traguardo, il prototipo assoluto, la cilindrata che aveva creato i miti di Agostini, Hailwood, Readman, Surtees, Read, Spencer, ecc. ecc.
L’anno successivo sarebbe iniziata la MotoGP e lasciare il proprio nome a imperituro suggello di un’era era l’obiettivo di Valentino, ottenuto con 11 vittorie su 16 gare. Nel 2002, poi, la Honda di Rossi era imbattibile e il titolo arrivò a Rio de Janeiro con la festa in tenuta da nazionale gialloverde.
Nel 2003, invece, 16 gare e 16 podi per suggellare la solita superiorità manifesta. Fu l’anno del cambiamento, della voglia di nuove sfide.
Valentino Rossi accettò il corteggiamento della Yamaha e decise di firmare nonostante i rischi legati alla scarsa competitività della moto: un solo podio in tutta la stagione. Nel 2004, dunque, arrivò il titolo più bello.
Il lavoro di scelta, collaudo e messa a punto di una moto nuova, dimostrò che il pilota potesse contare comunque sempre più del motore. Vittoria alla prima uscita a Welkom, in Sud Africa, in una corsa fantastica contro Biaggi e la Honda, il bacio alla moto a fine gara.
Il trionfo giunse Phillip Island, in Australia, con la maglietta recante la scritta “Che spettacolo”.
Nel 2005 proseguì la serie di titoli consecutivi: ai 3 Honda, se ne aggiunsero 2 con la Yamaha, con il record di Doohan eguagliato. È un’altra stagione incredibile con 11 vittorie e 16 podi su 17 gare.
In Malesia, a Sepang, Rossi festeggiò insieme a Biancaneve e i 7 nani la vittoria del titolo per rappresentare il settimo sigillo. Nel 2008, dopo due anni di sconfitte subite per mano di Niki Hayden con la Honda e da Casey Stoner con la Ducati, Rossi ritornò vincente.
La scelta determinante fu quella di passare alle gomme Bridgestone. 16 podi e 9 vittorie su 18 gare, unitamente al sorpasso al “Cavatappi” di Laguna Seca proprio su Stoner, furono la fotografia della stagione di Rossi, che quella volta esibì una maglietta con la scritta “Scusate il Ritardo” e un orologio puntato sulle 8.
Nel 2009 la vittoria arrivò invece anche grazie all’ultima curva su Lorenzo a Barcellona, che produsse uno dei sorpassi più belli della storia. I successi furono 6, i podi 13 su 17 gare.
Rossi vinse in Malesia chiudendo terzo e con una maglietta che stavolta lanciava un messaggio più polemico: “Gallina vecchia fa buon brodo”.
Ciao “Dottore”, sei stato un grandissimo.
Commenta o partecipa alla discussione