Moto Euro 4: via agli investimenti sostenibili
Di NicolettaPresto le normative Euro 4 rivoluzioneranno il mercato delle moto, imponendo nuovi limiti all’inquinamento sotto forma di “investimenti sostenibili”, e ridefinendo i parametri di costruzione dei ciclomotori. Per il 2020 è già previsto l’aggiornamento degli eco-motori ad Euro 5: il tutto in virtù del contribuito che i motori dovranno fornire alla riduzione dell’inquinamento ambientale. Le novità comporteranno costi non indifferenti da sostenere per i costruttori: ecco nelle specifico cosa prevede la Legge 168/2013.
Conosciuta dai più come Legge Euro 4, la Legge 168/2013 interverrà sulle omologazioni a partire dal prossimo gennaio 2016 (precisamente dal 1° gennaio) rendendo obbligatorio dotare le nuove moto con ABS, presa diagnostica OBD e sistema antibloccaggio freni. I veicoli già omologati potranno immatricolarsi fino al 1° gennaio 2017. I costruttori saranno tenuti ad apportare anche modifiche alla rete elettronica del veicoli, ristrutturandola secondo standard mondiali. Fra le novità indiscusse c’è l’addio ai motori raffreddati ad aria, che difficilmente riusciranno a superare i test sulle emissioni.
Come incideranno le normative Euro 4 sul mondo delle moto? I dispositivi da introdurre obbligatoriamente non saranno di peso ai grandi marchi di fabbrica, ma lo stesso non vale per i piccoli costruttori, che potrebbero risentire in grave senso economico degli interventi. In ogni caso, più che per l’ingresso sul mercato di nuovi modelli moto, il 2016 sarà l’anno in cui i grandi costruttori si concentreranno sugli investimenti sostenibili in motori e impianti frenanti. Alcune case però hanno già posto il focus sulla produzione di moto completamente elettriche.
I limiti imposti dalla Legge Euro 4 riguardano le emissioni inquinanti da tutto il veicolo, non solo quelle derivanti dai prodotti di combustione. Il rispetto di tale obbligo significherà necessità di adottare nuovi dispositivi moto idonei a limitare le emissioni di idrocarburi, ovvero il canister, e da impianti di scarico complessi. Il canister in particolare, è già stato introdotto da case come BMW e Ducati, che hanno prontamente provveduto all’omologazione richiesta. L’introduzione di nuovi impianti e dispositivi per ridurre l’impatto ambientale delle moto incide però non poco sull’estetica delle due ruote. Basti guardare la nuova Panigale 959, sbilanciata proprio a causa del nuovo impianto di scarico.
Il prezzo che sconteranno linee ed estetica però, si rifletterà nella costruzione di moto “verdi”, cioè rispettose dell’ambiente. Non da meno, la Legge Euro 4 introduce diversi vantaggi per i motociclisti, tra cui l’obbligo del costruttore di certificare i test di durata di almeno 3.500 chilometri: garanzia per l’acquirente e passo avanti per lo sviluppo di un mercato professionale.
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