Mercato moto in ascesa: ecco le due ruote più amate
Di Alessandro A.In amor vince… la moto. Gli italiani, nonostante il costo di assicurazioni e manutenzione, non rinunciano alle due ruote, e il mercato accenna una risalita del +0.8% nei primi cinque mesi del 2015. I cinquantini invece restano a guardare, con acquisti in calo costante del 15%, a dispetto delle vendite relative al targato, che salgono del 10%. Il sogno segreto dei connazionali è possedere moto di medio-grande cilindrata, come la Bmw R 1200 GS (nella foto) e la Yamaha MT-09, in cima alla classifica dei modelli più ambiti riportata dal Corriere della Sera. Non stupisce che il modello Bmw Adventure si collochi sul podio: le sue caratteristiche accontentano una grande fetta di mercato, e le sue prestazioni su strada non lasciano a desiderare. La Bmw R 1200 GS si presenta con un motore da 125 cv, è una enduro facile da guidare, che affronta bene le curve e dotata di sistema Abs adatto ai tragitti fuori strada. La Yamaha naked si distingue invece per l’estetica aggressiva, amata dai centauri DOC, ha un motore tre cilindri da 115 cv, un assetto sportivo ed è estremamente maneggevole. Sul terzo posto del podio, tra le moto più amate dagli italiani, c’è la Ducati Scrambler, che vanta ben 1326 unità vendute nei primi mesi dell’anno. Questa due ruote è apprezzata dagli appassionati del vintage, grazie all’estetica ispirata alla monocilindrica degli anni ’60-’70, ma non manca di dotazioni moderne, come luci a LED, serbatoio in acciaio, frizione multi disco a bagno d’olio e freni Brembo con Abs a due canali.
Seguono la classifica delle due ruote più amate la Honda NC150X (con 1159 unità immatricolate), la Yamaha MT-07 (1090 esemplari), la Multistrada 1200 di Ducati, la Kawasaki Versys 650, la Bmw R-1200 R, la Honda Crossrunner e la Kawasaki Z-800 (468 unità vendute). Se il mercato da una parte dà segni positivi, dall’altro bisogna fare i conti, in Italia, con l’abolizione del bollo ridotto per moto d’epoca. Attualmente infatti, l’agevolazione è stata eliminata per le due ruote di età compresa tra i 20 e i 30 anni dall’immatricolazione, e la conseguenza naturale di ciò, è stata la perdita di gran parte del parco moto.
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