La storia della VW Golf
Di Daniele GrattieriLa Volkswagen Golf, idolo di tante generazioni, si appresta ora ad essere lanciata nella sua settima serie, dopo tanto successo e un numero di vendite che arriva quasi ai 40 milioni totali, si merita un’intera sezione del sito ufficiale della Volkswagen intitolato “La storia della Golf“.
La casa di Wolfsburg, che ha presentato la prima Golf nel 1974, ne ha fatto in poco tempo un simbolo, ideale per tutte le età e per mille usi diversi.
Le caratteristiche principali della Golf, che nel tempo sono rimaste simili, con molti miglioramenti, sono la robustezza, la praticità e la facilità d’uso, oltre ad un prezzo molto concorrenziale: la media di casa Volkswagen anche per questo è piaciuta fin da subito, ed è approdata sul mercato con numeri strepitosi.
Negli Stati Uniti la Golf è sempre stata venduta con il nome di Rabbit, finché nel 2009, con la commercializzazione della VI versione, è avvenuto il passaggio alla denominazione più conosciuta.
Fin dalle origini, oltre alla Golf tradizionale sono state diffuse anche il modello cabriolet e la versione tre volumi, che nel corso del tempo ha cambiato più volte nome, senza tuttavia decollare nelle vendite.
Dal 1981 al 1994 la Volkswagen Golf è stata l’auto più venduta in Europa, e solo l’ascesa delle Fiat Punto ha fermato il suo grande successo. Nonostante ciò, è tornata in vetta anche negli anni successivi, in alcuni casi con risultati di vendita molto vicini alla Polo.
Insieme alla stessa Polo, è l’unica vettura VW ad essersi aggiudicata il riconoscimento di Auto dell’Anno, e precisamente nel 1992, con la III serie.
La Volkswagen, che realizzò la I serie di Golf grazie al designer Giorgetto Giugiaro, passò in pochi anni dal collasso al successo planetario: addirittura prima della presentazione della versione cabriolet, la Golf aveva già raggiunto risultati strabilianti nelle vendite.
Nel 1976 venne presentata la prima Golf sportiva, la GTI, con motore 1.6 16 valvole da 136 cv, un’innovazione per l’epoca.
La II serie, prodotta a partire dal 1983, rimase in commercio fino al 1992, e si presentò con una vasta gamma di motorizzazioni, pensata per seguire le esigenze di tutti i possibili acquirenti. Per la prima volta nell’84 apparve una Golf con quattro ruote motrici, la Golf Syncro, che la casa tedesca decise di lanciare proprio per la prorompente diffusione sul mercato di auto con trazione integrale.
Nel 1992 venne presentata la Golf III, che ottenne il riconoscimento di Auto dell’Anno: un anno dopo, ecco anche la versione station wagon, unita ad un inedito propulsore 1.9 diesel e a un primo sistema sperimentale start & stop, che consentiva di risparmiare carburante durante le soste.
Nel 1997 ecco la Golf IV, con design e tecnologia innovativi, 5 motori benzina e uno diesel, con molte varianti: fu proprio questo modello a segnare il successo dei propulsori TDI.
La Golf V, diffusa a partire dal 2003, segna invece un’importante collaborazione con il marchio Audi, parte del gruppo VW: le due medie, A3 e Golf, condividono infatti quasi tutte le motorizzazioni, ad eccezione del TDI a iniettore pompa, esclusiva Volkswagen.
Con la Golf V viene proposta anche la prima versione con doppia alimentazione, in questo caso benzina-GPL, nella versione 1.6, una delle classiche della casa di Wolfsburg.
La sesta serie, che ricalca le principali caratteristiche della Golf V, viene commercializzata da fine 2008, e si distingue per l’uso di motori common rail. Nel 2009 viene introdotto anche il motore 1.2 TSI da 105 cv.
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