Il fenomeno Golf nel 2012: storia di un successo

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La Golf è una delle automobili che da quando è stata presentata sul mercato ha riscosso più apprezzamenti in assoluto a livello mondiale. In breve tempo è diventata uno status simbol di intere generazioni e che ancora oggi, dopo quasi quarant’anni dal suo lancio, continua a riscuote successi, tutti meritati.
La Golf ha cambiato aspetto e si è evoluta, cambiando completamente pelle per sette volte (incluse le operazioni di restyling attuate dalla casa nel 2008, per un totale di sei generazioni d’auto che si sono succedute senza mai deludere gli appassionati di quest’auto, che nella Golf hanno sempre trovato la vettura che accogliesse le loro necessità; sono rare le persone che hanno lasciato una Golf perché insoddisfatti del prodotto, sono invece di più quelle che, avendola acquistata una volta, hanno proseguito sulla stessa strada con i modelli successivi.
Il successo stratosferico della Golf è dimostrato anche dai numerosi riconoscimenti che la vettura ha vinto in tutti questi anni, rimanendo saldamente al comando per tredici anni consecutivi della speciale classifica delle autovetture più vendute d’Europa, da cui è stata spodestata nel 2010 dalla Fiat Punto, per poi continuare a vincere questa speciale classifica un anno sì e un anno no; è stata inoltre premiata nel 1992 come Auto dell’anno, un prestigioso riconoscimento a livello europeo che si basa sul rapporto tra il prezzo di vendita e le innovazioni di tecnologia, design e novità introdotti.
E’ tanta, inoltre, l’attesa per la presentazione della nuova Golf 2012, la settima generazione, che verrà presentata al Salone dell’Auto di Parigi, e che si preannuncia come una vettura rivoluzionaria, nonostante rimarrà ben ancorata alle caratteristiche intrinseche, peculiari, che l’hanno fatta amare.
Forse non tutti sanno che il padre di quest’auto è un italiano, Giorgetto Giugiaro, che era stato chiamato dalla casa produttrice per tentare di risollevare le sue sorti, al momento dell’uscita di scena del Maggiolino e c’è riuscito, perché fino ad oggi sono state vendute nel mondo quasi 30 milioni di Golf, superando il precedente record della Volkswagen, che apparteneva proprio al Maggiolino.
La Golf si dimostrò subito in grado di rivoluzionare il mercato delle compatte a cui apparteneva, portando numerose innovazioni nel suo segmento, oltre a mutare lei stessa senza mai perdere la sua natura vivace, giovane e compatta. Nel passaggio tra la Golf I e la Golf II furono aggiunti quasi 30cm, che portarono l’auto a garantire spazi interni più ampi, oltre che la possibilità di introdurre nuove tecnologie, mai viste in quel segmento, come l’ABS, il catalizzatore e addirittura la trazione integrale; ma è forse la Golf III quella che ha definitivamente incoronato quest’auto come una delle regine del mercato Europeo tra le compatte, con l’introduzione degli airbag, che fecero fare un notevole passo in avanti all’auto in tema di sicurezza, ma è soprattutto sotto al cofano che si stava muovendo qualcosa di diverso. E’ proprio sulla Golf III che ha fatto il suo debutto il primo motore TDI a iniezione diretta della casa di Wolfsburg, che ad oggi si può dire sia una delle innovazioni meglio riuscite, che hanno portato la Golf ad essere tra le auto più stimate dagli automobilisti europei, ma non solo, che ha aperto alla Volskwagen dei mondi ancora inesplorati, con lo studio di motori dalle prestazioni più che elevate, sfruttando la propulsione del gasolio.
Da qui in poi è stato un susseguirsi di innovazioni tecnologiche e sulla sicurezza, con l’introduzione dell’ESP e di un nuovo concetto di trazione integrale nella Golf IV; ma nel 2002 venne anche prodotta la Golf più veloce di sempre, la R32, capace di raggiungere velocità pari a 250km/h con un motore V6 e cambio a doppia frizione che verrà ampiamente utilizzato negli anni successivi.
Il resto è storia, i modelli V e VI seppur stilisticamente sono stati meno apprezzati di quelli precedenti a livello tecnologico non hanno avuto rivali, con l’introduzione, tra gli altri, dell’airbag per le ginocchia, una scocca fino al 35% più robusta migliorie per quanto riguarda l’automotive e l’assistenza alla guida.
Con queste premesse si è arrivati quindi alla settima generazione di Golf 2012, che richiamerà le glorie della Golf III nelle linee, ma proseguirà nel suo percorso di evoluzione tecnologica, essendo sicura di non deludere mai tutto coloro che, ancora nel 2012 e dopo 38anni di storia, continuano a fare grandi sogni con quest’auto, che mai si pensava potesse raggiungere certi traguardi quando Giugaro la presentò come un semplice schizzo a matita su un foglio di carta.
Se volete approfondire le vostre conoscenza sulla Golf, sul sito ufficiale della Volkswagen troverete un’intera sezione dedicata alla “storia della Golf


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