I brutti numeri del mercato auto, destinati a peggiorare
Di Alessandro A.Nel primo trimestre 2010, le consegne di vetture spinte dagli incentivi (la coda dei bonus 2009) hanno tenuto in piedi il mercato: 667.897 immatricolazioni. Il secondo trimestre, caratterizzato dall’assenza di sostegni di Stato alla rottamazione e all’acquisto di auto a basso impatto ambientale, ha visto solo 495.676 targhe. Volendo fare una proiezione, si arriva a un valore annuo di 1.840.000 unità (dati Unrae, Case estere). Questo significa una perdita di 400.000 vetture immatricolate e oltre un miliardo di euro di sola Iva per l’Erario.
Ma oltre alla parte finale degli incentivi 2009, c’è un secondo dato che “altera” i dati del mercato: quest’anno le attività delle società specializzate nel noleggio hanno ripreso vigore per le migliorate aspettative sul fronte del turismo e per la necessità di rinnovo del parco da parte delle società di noleggio a lungo termine.
Il fenomeno è però destinato ad esaurirsi rapidamente. Si dovranno tirare le somme: quando il noleggio si sgonfierà, il quadro generale sarà ancora più allarmante.
La soluzione? A nostro giudizio, servono altri bonus governativi, uniti a una diminuzione della pressione fiscale.
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