Hyundai e Toyota: il futuro delle auto a idrogeno
Di WalterSe il mercato delle auto elettriche e ibride vola già in alto in Europa (si parla di 144.421 immatricolazioni nel primo trimestre 2015), qual’è il futuro delle auto a idrogeno? Le case automobilistiche in prima linea nella costruzione di vetture ad energia pulita sono Toyota e Hyundai. La prima ha lanciato in Giappone il modello Mirai, con motore elettrico da 154 CV, celle a combustibile e serbatoi di idrogeno da 60 litri davanti e 62,4 dietro; la seconda, ha rifornito il Centro Idrogeno dell’Istituto per Innovazione Tecnologiche di Bolzano con dieci modelli, dal costo di 65.000 Euro l’uno, attualmente in noleggio a privati a partire da 1.061 Euro al mese. Eppure, quella che da molti è già stata definita la “rivoluzione idrogeno” stenta a decollare. Il motivo? In Italia è entrata in vigore una normativa che vieta pressioni di riempimento superiori a 350 bar, il che incide in modo negativo sull’autonomia delle auto del futuro. Inoltre, alla base del mancato decollo del mercato, ci sono motivazioni ambientali. Non tutti sanno che il futuro delle auto a idrogeno è ostacolato in primo luogo dal fatto che l’idrogeno stesso non è utilizzato come carburante, ma come vettore. L’elemento infatti non si trova libero in natura e occorre ricavarlo da altri elementi, attraverso procedimento chimici che richiedono un’enorme dispendio di energia. Niente da dire riguardo alla capacità delle auto ad idrogeno di impattare positivamente sull’ambiente: al posto dei gas di scarico che rilasciano CO2 in atmosfera, queste vetture eliminano solo acqua. Anche il pieno è velocissimo, basti sapere che si impiegano solo 3 minuti per ricaricare la vettura, ma attualmente il rifornimento richiede sempre la presenza di un addetto.
Come si accennava, per ora l’unico impianto per auto a idrogeno aperto al pubblico in Italia si trova a Bolzano (presso Centro Idrogeno dell’Istituto per Innovazione Tecnologiche), quindi un futuro fatto di auto a idrogeno sembra essere ancora lontano. Per ora ci si può accontentare delle auto ibride o elettriche, già proposte a buon prezzo di mercato, e grazie alle quali si può usufruire di agevolazioni sul bollo e sconti sulle assicurazioni.
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Si dice che in futuro non esisterà l’alternativa unica a benzina e gasolio, ma un mix di veicoli alimentati in modo diverso. Noi siamo avanti ad altri per GPL e metano, altri lo sono per le elettriche, il Giappone per l’idrogeno. La Direttiva 2014-94-UE impone a tutti gli stati membri di garantire in pochi anni la possibilità di circolare a tutti questi veicoli, con un minimo di infrastrutture. Al momento (ma in futuro si vedrà) l’idrogeno avrebbe il vantaggio di far circolare un veicolo elettrico per oltre 600 km con rifornimento in 3 minuti. Niente male, rispetto agli attuali limiti delle batterie e meglio del metano con cui si fanno molti meno chilometri (con le idrogeno/elettriche c’è un forte contributo del recupero energetico elettrico).