E se il marchio Lancia scomparisse?

In queste settimane stiamo assistendo allo “shopping” sfrenato di Marchionne in giro per il mondo. Mentre l’accordo con Chrysler si sta delineando, è spuntata l’opzione per l’acquisizione di Opel direttamente dalla General Motors, sull’orlo della bancarotta.

In sintesi, Marchionne con l’unione con Chrysler porterà la produzione del gruppo a circa 5 milioni di vetture all’anno, con Opel salirebbe a poco più di 6 milioni: il numero perfetto (a suo parere) per sopravvivere in questo periodo di crisi.

Ma al di là dei dubbi che sorgono sul potenziale economico di Fiat (non ci va di parlare di tutti i soldi ricevuti dallo Stato Italiano e mai restituiti), restano quelle voci di corridoio che vengono direttamente dalla Germania. Perché, parliamoci chiaro, Marchionne non è stato proprio coerente dal primo minuto. Prima aveva espresso volontà di chiudere degli stabilimenti, ma quando ha capito l’antifona ha ritrattato. Ora qualcuno dalla Germania ci fa sapere che nei progetti potrebbe esserci la soppressione del marchio Lancia.

Saranno anche voci, ma ci fanno capire quanto siamo in piena battaglia politica-sindacale-mediatica. Addirittura, secondo il settimanale Automobilwoche, oltre la soppressione del marchio ci saranno importanti novità. Alfa Romeo potrebbe attingere a piene mani dalla tecnologia Opel per la creazione di un nuovo modello di punta che andrebbe a rivitalizzare quel segmento dove attualmente c’è solo la Brera.