Auto ibrida: come capire se conviene davvero
Di NicolettaIn questo articolo del nostro blog sull’ecologia abbiamo delineato una sintetica descrizione delle varie tipologie di auto ibride. In questa sede ci dedichiamo invece a comunicare qualche idea sui pro e i contro dell’acquisto di un veicolo di questo tipo – per i numerosi lettori che da tempo stanno pensando di acquistare un’auto ibrida elettrica.
Il primo criterio da tenere presente è il tipo di percorsi stradali che intende effettuare prevalentemente. Le auto ibride danno decisamente il meglio di sé nell’utilizzo urbano, fatto di continui arresti e ripartenze, frenate a bassa velocità: in questi casi con un motore termico si consumerebbe di più, invece le frequenti decelerazioni e frenate di un percorso cittadino permettono di ricaricare la batteria del motore elettrico (recuperando energia cinetica invece disperderla sotto forma di calore) e risparmiando sul carburante – quindi riducendo anche notevolmente le emissioni nocive. Chi viaggia molto in autostrada – o comunque quando la velocità di marcia è elevata e costante – non troverà grossi vantaggi economici e inquinerà quasi quanto la mobilità su quattro ruote tradizionale. Sui percorsi di montagna l‘auto ibrida risulta da un lato poco conveniente per il peso supplementare delle batterie (che richiede maggiore energia per muoversi) ma dall’altro permette un alto recupero di energia nelle discese.
Il secondo criterio a cui badare è l’eventuale incidenza di vantaggi fiscali e agevolazioni nella regione in cui si vive. Le variazioni posso essere notevoli: ad esempio in Umbria, Veneto, Lazio e Lombardia si gode di esenzione dal bollo per 3 anni, in Molise soltanto per 2. In Emilia Romagna, Sicilia e Trentino Alto Adige, le auto ibride pagano il bollo solamente sulla quota di cavalli del motore termico. Al momento per le auto ibride non esistono incentivi statali all’acquisto, ma con le auto ibride è consentita la libera circolazione nelle ZTL.
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