Alla faccia dei pessimisti europei
Di Alessandro A.In Europa ci sono un sacco di pessimisti, che dicono: l’auto non va, le macchine inquinano e non si venderanno più. Su che basi queste affermazioni? Non so. Rabbia e rancore, forse, verso i veicoli. Chissà.
Sta di fatto che in ottobre il mercato europeo dell’auto ha ripreso a salire (+5,5%), registrando nell’intera area allargata (25 paesi UE + 3 EFTA) oltre 1.321.000 nuove vetture.
I segnali positivi provengono da tutte le aree del continente: dai 15 paesi storici dell’Unione Europea cresciuti nel mese del 4,8%, da quelli dell’EFTA in incremento del 14%, ai 10 nuovi stati membri in aumento dell’11,8%.
In particolare nel mercato francese, in presenza di un giorno lavorativo in più rispetto a ottobre 2006, le registrazioni hanno segnato una crescita del 9,1%. Effetto calendario anche nel mercato italiano cresciuto dell’8,5%, sostenuto ancora dagli incentivi statali e dalle numerose azioni commerciali delle Case automobilistiche. Sopra le aspettative il trend britannico: il presunto rischio di un rallentamento della domanda privata, a seguito dell’innalzamento dei tassi di interesse, non ha trovato conferma nel risultato del mese, terminato con un incremento dell’8,4%.
Unica eccezione tra i 5 major market continua ad essere l’andamento della Germania. Per il decimo mese consecutivo il bilancio tedesco chiude in perdita: -4,1% nel mese e -7,6% da inizio anno. Le previsioni per novembre e dicembre non sembrano essere positive, soprattutto se si considera che negli ultimi due mesi del 2006 la Germania ha registrato un fortissimo incremento delle immatricolazioni (+20% circa), effetto dell’anticipazione dell’acquisto di auto nuova per evitare l’aliquota IVA più elevata a partire dal 2007.
Nonostante la mancanza di oltre 215.000 immatricolazioni tedesche, il bilancio complessivo del mercato europeo dall’inizio dell’anno risulta superiore dell’1,2% rispetto ai volumi dello scorso anno, avvicinandosi a 13.573.000 unità, delle quali oltre 967.000 vetture – circa il 7% del totale- provengono dai paesi nuovi membri che mantengono un tasso di crescita vicino al 15%.
Cresce ancora la presenza delle marche italiane nel contesto europeo. In ottobre la quota di penetrazione sul mercato di Fiat Group Automobiles, nell’area dei 15 paesi UE + 3 EFTA sale al 7,9%. Nei primi dieci mesi dell’anno con volumi che si attestano a 1.019.000 unità circa, la quota sale all’8,1%, 0,5 punti superiori a quella realizzata nello stesso periodo del 2006.
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