Addio a Phil Hill, campione di F1 degli anni 60

L’automobilsmo ha avuto un 2008 veramente triste, con personaggi che se ne sono andati prematuramente. Vedi Andrea Pininfarina, figlio di Sergio, grande amico di Enzo Ferrari. Vedi anche il nostro Dino Toso, che ha lottato fino alla fine contro il cancro.

Che sia chiaro, non abbiamo in mente di fare i necrologi dell’automobilismo, ma persone come loro vanno ricordate, perché spesso dietro i riflettori e poco conosciuti, ma i loro talenti ci hanno portato veramente grandi soddisfazioni. E la loro assenza si sente.

Qualche giorno fa l’addio a Phil Hill, Ferrarista indimenticato, che vinse il mondiale nel 1961. Certo, qui le condizioni erano un tantino diverse. Non era nel fiore della sua gioventù come gli altri due che abbiamo nominato, ma malato di Parkinson e aveva 81 anni. Phil Hill è stato un asso dell’automobilismo, eppure quarant’anni dopo, nessuno gli ha dedicato poi tanto spazio quando se ne è andato. Il danno è sempre quello, che ormai non faceva notizia.

Phil Hil è stato l’unico americano a vincere un mondiale di Formula 1. E’ stato il pupillo di Enzo Ferrari, non a caso ha guidato e vinto con le vetture di Maranello. Nel 1960 vinse sul circuito di Monza, la sua prima vittoria firmata Ferrari a Monza e nel 1961 diventa protagonista incontrastato del mondiale e porterà il titolo piloti a Maranello.

Luca Cordero di Montezemolo ha, come sempre, avuto modo di parlare di un grande uomo e di un grande pilota:

“Sono molto addolorato per questa notizia e con me tutta la Ferrari. Perdiamo un uomo e un campione che ha dato molto alla nostra scuderia e che ha sempre rappresentato dentro e fuori i circuiti i nostri valori. Phil Hill ha corso e vinto con noi tante gare e siamo rimasti sempre in contatto in questi anni. Ci mancherà la sua passione e il suo amore per la Ferrari. In questo triste momento sono particolarmente vicino a sua moglie Alma e a suo figlio Derek”