KERS: recupero dell’energia cinetica
Di Davide ReinatoSempre più spesso, in queste ultime settimane, si sente nominare il sistema KERS. Sicuramente ne avrete sentito parlare per una possibile introduzione sulle auto di serie, ma già dall’anno prossimo sarà usato in Formula 1.
Il funzionamento del KERS è riassumibile in poche righe, anche se si tratta di un sistema alquanto complesso: recupera l’energia cinetica che in fase di frenata si trasforma in energia termica e la conserva in una batteria (nel caso di un KERS elettronico) o in un volano (tramite un KERS meccanico). Un sistema simile è usato dalla NASA per recuperare l’energia termica durante le diverse fasi di volo.
Guardandolo dall’interno, il KERS si compone di due dischi: il primo per recuperare l’energia e l’altro per rilasciarla. All’interno di questi dischi vi sono due o tre cilindretti che ne permettono il funzionamento. Il trasferimento vero e proprio del movimento è dato da un liquido sviluppato appositamente che ha un elevato peso molecolare, il cui scopo non è quello di lubrificare, ma al contrario, di tenere quanto più incollati i componenti. L’energia conservata potrà essere utilizzata in qualsiasi momento dal pilota. Per esempio, all’inizio di un lungo rettilineo o mentre si è in scia per avere una spinta in più in fase di sorpasso.
Indubbiamente, molti team non sono contenti di questa proposta che sarebbe mirata a contenere i costi, ma che in realtà li innalzerà notevolmente. Basti pensare a quanto ore di sviluppo il KERS avrà bisogno per essere ottimizzato per ogni team, il che si traduce con milioni di euro investiti. Ne vale veramente la pena?
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Secondo me ne vale la pena perché la Formula 1 in teoria dovrebbe essere un campo in cui sperimentare soluzioni da trasferire poi nelle auto di serie, e riuscire a mettere a punto questo sistema potrebbe un risparmio energetico dopo aver recuperato le spese iniziali.
Qualcosa come il Kers era già in corso di sperimentazione per le auto di serie… e poi non so quanto ci possa azzeccare con la f1 e la riduzione dei costi millantata… per svilupparlo serviranno milioni di euro, non è una cosa semplice
L’idea che sta alla base di un sistema “kers”, sia esso elettrico/elettronico o meccanico è molto interessante, in quanto si propone di recuperare energia su sistemi che evidentemente sprecano energia: in particoalre l’energia termica che si sviluppa nei motori a scoppio e l’energia termica degli attriti necessari per il rallentamento durante le frenate. Tuttavia vorrei fare una semplice osservazione. Di qualunque natura esso sia, una tale sistema ha una certa massa, che anche solo per la sua presenza a bordo di un veicolo deve essere portato a spasso a spese di un certo consumo energetico(carburante) aggiuntivo. Esiste un principo di termodinamica, in base al quale l’energia non può essere creata dal nulla e ogni sistema fisico è caratterizzato da un rendimento inferirore a 1, il che vuol dire che qualunque sistema per poter funzionare ha bisogno di consumare energia. Dunque se si recuperasse energia, un tale recupero non potrà mai essere ovviamente superiore alla quantità di energia assorbita dal sistema per il suo funzionamento.
X Stefano. E’ vero che qualunque sistema ha bisogno di consumare energia per funzionare… ma quì si tratta di recuperare l’energia che andrebbe COMUNQUE PERSA in frenata. Cioè il concetto che c’è alla base è che dato per assodato che i circa mille cavalli che servono per fermare una F1 vengono persi durante la frenata, forse è il caso di recupararli… almeno in parte. Sicuramente ci sarà un aggravio di pesa ma probabilmete la quantità di energia che si riesce a immagazzinare giustifica l’aggravio di peso. Ciaooo!!!
scienziati da poco…
mi interesserebbe molto una scheda dettagliata sul funzionamento e le componenti del kers “meccanico”… perchè volevo portarlo come argomento alla maturità..ma nn riesko a trovare tante informazioni..se qualcono può essermi utile..mi invii qualcosa alla mia email “loryluc92@live.it..grazie in anticipo!